domenica 4 ottobre 2009

Testimonianza di una giornalista precaria

Da "piccola" giornalista e per la mia esperienza (14 anni) nelle redazioni posso dire che:
- da una parte sono contenta che ci si mobilità, quando la gente scende in piazza vuol dire che almeno reagisce.

- dall'altra, il vero problema è che l'informazione non esiste.
Che sono almeno 10 anni che è in continua e repentina discesa la capacità di informare la gente... troppo lungo da spiegare il crollo della professionalità dell'informazione è determinato da una miriade di fattori:
alcuni esempi?
* come si può pensare di parlare di vera informazione quando i quotidiani più importanti pagano 15 euro a pezzo? e a volte se si trova chi scrive gratis meglio ancora.
* e poi c'è il gruppone di chi grazie ai "santi in paradiso" è riuscito ad avere un contratto giornalistico. Che bravi.. e secondo voi per questi signori è più importante conservare il contratto (ottimo per la categoria) oppure fare le mosche bianche che cercano la verità...

potrei continuare...

Cmq mettere il bavaglio serve poco, quelli che sono in grado di fare la differenza nel settore dell'informazione sono pochi, l'incapacità è l'ingnoranza dilaga nelle redazioni.
Sono mesi che si parla delle "amanti" di Berlusconi... ma la memoria storica dove l'avete lasciata?
cosa credete che succedeva negli anni 80-90, nella Milano da bere... ma almeno a quei tempi si cercava di informare, il giornalista d'assalto esisteva, il gossip non era la notizia primaria. Ci si occuopava di cose più importanti.
Credete veramente che una volta spazzata via la classe politica che ha vissuto nel mondo di Tangentopoli, l'unica cosa che ci rimane da dire è quello che fa tra le lenzuola il presidente del consiglio?


ciao a tutti
Sara

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