martedì 22 settembre 2009

“Liberamente si stampi!!!”

Sono trascorsi poco più di 60 anni da quando la Costituente, individuò nella “Libertà di stampa” uno dei cardini del nuovo stato democratico. Lo ritenne elemento così indispensabile allo svolgersi della futura vita democratica del Paese, e nello stesso tempo così passibile da limitazioni da sancirlo “nero su bianco” all’interno della nostra Costituzione nell’articolo 21.

Coloro che scrissero l’articolo forse, non immaginavano quanto l’informazione avrebbe sempre più influenzato nella sostanza la formazione del pensiero nelle persone e di conseguenza la loro percezione della vita nel Paese determinandone in parte la cultura, le scelte. Ma sicuramente il passato recente aveva dimostrato quanto la funzione, anche politica dell’informazione, corresse il rischio di appartenere in modo sempre più esclusivo alla disponibilità del potere, alterandone così la natura e riducendolo a mero strumento del potere stesso.

Ed è esattamente questo che tristemente sta nuovamente accadendo alla carta stampata; l’attuale potere politico intende disporre a proprio piacimento dell’informazione, tacitando con il discredito e ricorrendo ad azioni giudiziarie contro giornalisti e direttori di giornali ,colpevoli di non allinearsi al pensiero unico.

Diventa di conseguenza fondamentale che il diritto alla Libertà di stampa, perché di diritto si tratta, e il diritto delle persone ad avere accesso alla Libera stampa, alla pluralità dei punti di vista di tutte le rappresentanze sociali e culturali, venga difeso e ribadito con forza, perché limitandone uno inevitabilmente ne viene limitato l’altro.

Consapevoli di ciò si ribadisce l’ importanza del promuovere nelle persone la piena consapevolezza della funzione dell’informazione

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